Gianluca Secco

Gianluca Secco

* Il VINILE sarà stampato in tiratura limitata e numerata di 300 copie. Verrà stampato al raggiungimento di un minimo di ordini di almeno 100 copie. I sostenitori che avranno acquistato il pacchetto contenente il vinile potranno richiedere il rimborso totale o parziale del proprio pacchetto al termine della campagna. 

 

Nota dell'autore:

In questo mio primo album solista, concepito come un un Lp, ho lavorato molto con l'incisione, la sovra incisione e la sovrapposizione della mia stessa voce che si plasma in modi e forme differenti tra voce narrante, solista, corale e di percussione.
Grazie alla pazienza virtuosa di Roberto Cola, del “Piano B Progetti Sonori” di Roma, ho avuto la grande possibilità di registrare il tutto in modo Analogico ed evitare l'utilizzo di strumentazioni o effetti Digitali. Abbiamo registrato fino a 21 parti vocali in uno stesso brano e ottenuto così l'effetto corale reale di tante voci insieme.
Certo, questo metodo di lavoro ha portato qualche piccola imperfezione, benvenuta in sede di Missaggio, in quanto segno distintivo di autenticità. 
Sarebbe stato curioso valutare i brani qui proposti in arrangiamenti più complessi e poli strumentali. Ma questo lavoro nasce dall'urgenza di utilizzare la mia voce nelle sue possibilità timbriche, espressive e strumentali.
Riguardo la componente testuale del disco non voglio in alcun modo deviare o imboccare l'ascoltatore con immagini e atmosfere diverse da quelle che già evocano i testi, la scaletta dei brani e, non di meno, la mia personale interpretazione. In sostanza un disco che per carattere, stile e atteggiamento vuole essere e rimanere unico, irripetibile... Immobile. 

Frammenti di corrispondenza tra l'Autore e la Produzione

... “Questo disco è concepito come un Lp, quindi con il lato A e il lato B. Due facce della stessa medaglia in sostanza, che però vorrei fossero diverse per atmosfera. In questa ottica, la scaletta dei brani da me scelta prevede:

Lato A
1. Grido. Una lettura d'autore come prima traccia è rischiosa, lo so. Ma desidero mettere subito l'accento sul lavoro testuale presente nel disco.
2. Fame. Una canzone apre le danze, legata testualmente alla lettura di prima, con tutti gli elementi corali che fanno parte del disco.
3.  Voce. Ritmo ora e si calca un po' la mano sul lavoro corale in loop.
4. Vertigine. Alziamo il tiro e tiriamo il collo alla corale.
5. Ovest Boulevard. Un blues corale, nero, che ti fa muovere il piedino.
6. Immobile. Ritmo, corale, urla e biascichi conditi con un po' di esperimenti.

Ora termina il lato A. La puntina del giradischi sale. Si crea il momento magico di pausa, senza suono. Immaginiamo di doverci alzare per girare il disco.

Lato B
1. Lento. L'atmosfera cambia, radicalmente. Flauti delicati e la stessa voce che fin'ora è stata sgraziata, roca e barbara ora sospira con un filo d'aria.
2. Perla Salata. Di nuovo una lettura, ma questa volta profonda, il mare che si racconta.
3. Il Volo. L'atmosfera ormai è intima, ben lontana dagli schiamazzi del caotico lato A. Dunque intimo è il brano.
4. Sapone. Una ballata in chiusura, con la sottile malinconia dell'organetto da spettacolo di circo. Quello che si suonava girando la manovella. Un saluto, una bolla di sapone che continua a volare nell'aria.

E questo è quanto...” 
Project by
Francesco Brutto
 
€650,00
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Questo progetto è stato finanziato.
Questo progetto ricevera' tutto il finanziamento raccolto fino al 30 Marzo 2015.

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